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Luoghi abbandonati { 2 galleries }

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  • Balestrino città Fantasma
    Balestrino città Fantasma
    84 images
    Balestrino si trova nell'entroterra di Loano, in provincia di Savona, a sette chilometri dalla riviera di ponente. Nell'alto Medioevo fu di proprietà dei monaci benedettini dell'Abbazia di San Pietro dei Monti. Tra tutti i paesi che abbelliscono questa parte dell'entroterra, Balestrino è uno tra i più suggestivi. Fra il 1962 e il 1963 a causa dei continui smottamenti e frane del terreno, si decise di ricostruire un nuovo Balestrino più a valle.un grave dissesto geologico minacciava l’integrità del borgo e dei suoi abitanti… Il castello Del Carretto domina ancora oggi la splendida valle affacciata sul mare, memore di un tempo in cui era circondato da un borgo in fermento, con una solida economia supportata da mulini, frantoi, fornaci e saponifici. Oggi Balestrino è un borgo privo di vita, nelle cui crepe dei muri e tra le erbacce che ne divorano lentamente le fondamenta, si possono leggere i segni del tempo che passa. Chissà se un giorno Balestrino vecchio prenderà di nuovo vita ? Il fascino di Balestrino si è diffuso anche oltre il territorio nazionale, collocandosi tra le venti Ghost Town più famose, inquietanti e stregate del mondo. Per questo motivo è stato scelto come location nel film “Inkheart”, un fantasy ambientato nel mondo reale in cui l’antico borgo torna ad animarsi di nuovo nella fantasia dopo anni di abbandono.. Al momento sono in corso degli studi geologici per appurare la solidità del terreno e progetti per il recupero degli stabili.
  • CONSONNO, DA ANTICO BORGO A CITTA' DEI BALOCCHI
    CONSONNO, DA ANTICO BORGO A CITTA'...
    42 images
    CONSONNO Storia di una speculazione che distrusse un borgo. La storia dell'antico borgo di Consonno, nel comune di Olginate (LC), ci riporta negli anni Sessanta, quando un improbabile "Conte Mario Bagno", imprenditore senza scrupoli, decise di acquistare in un colpo solo l'intero borgo di Consonno, tipico borgo brianzolo sul Monte di Brianza. Tutto il borgo venne demolito per realizzarvi una improbabile città dei divertimenti. Bagno mise insieme un'accozzaglia di reperti e testimonianze che richiamavano tutti i luoghi del mondo e della storia, che prese il posto dell'antico borgo.Da un improbabile minareto ad una galleria di negozi in stile arabeggiante, da cannoni a armigeri medioevali in posizione di sentinella, da sale da gioco a sale da ballo, da sfingi egiziane a pagode cinesi, da colonne doriche al "Grand Hotel Plaza". L'apoteosi di Consonno dura alcuni anni , tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta e poi cade in declino come ogni località che perde le caratteristiche di novità per il turista. Il colpo di grazia per Consonno lo si ha nell'ottobre del 1976: una frana, dalla collina sconquassata dal cemento, cade sulla nuova strada di accesso alla città dei balocchi: quasi una vendetta della natura che isola Consonno dal mondo e che gli riserva un destino ancora più tragico: quello di "città fantasma". Consonno ha da allora attratto innumerevoli persone: un regista, Davide Ferrario, vi ha addirittura girato alcune scene di un suo film uscito nel 1998: "Figli di Annibale".